13 Dic Vantaggi della Vaccinazione Antinfluenzale negli Anziani
Gli anziani affrontano un aumento dei rischi legati all’influenza stagionale per diverse ragioni. La progressiva immunosenescenza, che inizia intorno ai 50 anni, riduce gradualmente le difese dell’organismo, aumentando la suscettibilità a infezioni più gravi. Inoltre, la presenza comune di patologie croniche dopo i 65 anni aumenta la fragilità generale e il rischio di complicanze in caso di influenza. Queste patologie includono malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche e il manifestarsi di tumori più frequenti con l’avanzare dell’età. Le terapie necessarie per queste condizioni, come la chemioterapia o gli immunosoppressori, rendono gli anziani più vulnerabili alle infezioni.
L’influenza e la polmonite rientrano tra le prime dieci cause di morte in Italia, colpendo in particolare gli anziani, di cui il 63% dei ricoveri e l’85% dei decessi correlati all’influenza. La vaccinazione antinfluenzale emerge come il metodo più sicuro ed efficace per proteggersi dall’influenza a tutte le età. Per gli anziani, rappresenta un intervento preventivo “salvavita”, riducendo significativamente i decessi per influenza e le relative complicanze.
Oltre a essere vitale per la salute, la vaccinazione antinfluenzale offre un’opportunità di risparmio, beneficiando sia il sistema sanitario che l’individuo. Riduce la spesa per farmaci necessari al controllo dei sintomi, come antinfiammatori, antipiretici e antibiotici in caso di sovrainfezioni batteriche. Inoltre, contribuisce a diminuire i costi legati a ricoveri ospedalieri e riduce i giorni di lavoro persi a causa dell’influenza, sia per chi è ancora attivo professionalmente sia per i familiari impegnati nell’assistenza agli anziani.